FARMACI E OBESITA’

Oggi abbiamo a disposizione dei farmaci estremamente potenti per trattare l’obesità. Ma se pensate di risolvere il problema solo con i farmaci farete un buco nell’acqua. Diffidate da chi vi prescrive solo il farmaco perchè l’obesità è una malattia complessa che richiede l’intervento di più attori che possono entrare in gioco a seconda delle necessità: un esperto in nutrizione e dietetica, uno psicologo, un fisioterapista, il pediatra, il medico di famiglia, un Endocrinologo…

Tirzepatide, nome commerciale Mounjaro, è il farmaco più potente in commercio in Italia per il trattamento dell’obesità. Va iniettato per via sottocutanea una volta la settimana e ha un costo di 350 euro al mese interamente a carico del paziente. Necessita di prescrizione medica ed è indicato per il trattamento dell’obesità, del sovrappeso associato ad altre malattie e del diabete di tipo 2.

Come funziona Mounjaro*

Agisce su due recettori, il GLP1 e sul GIP, con aumento sia della produzione di insulina che della sensibilità all’insulina stessa, riducendo l’assunzione di cibo. Promette una perdita di peso sino a 30 kg in un 30% dei pazienti trattati (25% di calo ponderale), un’efficacia simile ai risultati che si possono ottenere con la chirurgia dell’obesità. Altro farmaco già da tempo in commercio in Italia che consente una perdita ponderale del 15% è la semaglutide (nome commerciale Wegovy).

I nuovi farmaci per il trattamento dell’obesità appartenenti alla famiglia degli agonisti del GLP1 sono efficaci, migliorano il profilo metabolico dei pazienti e sono generalmente considerati sicuri. Ma come tutti i farmaci possono avere degli effetti indesiderati. Alcuni degli effetti collaterali più frequenti del tirzepatide sono: nausea, vomito, diarrea, stipsi, aumento della frequenza cardiaca e dolore addominale.

Link all’articolo originale sul Fatto Alimentare: